mercoledì 16 maggio 2012

Il saluto di Del Piero

C'è un video della redazione di Sky Sport che sta facendo il giro della rete e dei social network: è un montato dell'ultima giornata di Alessandro Del Piero in mezzo alla sua gente, a Torino. Cielo grigio, occhi che brillano, una mano che saluta e, in sottofondo, la melodia di Francesco De Gregori: "E il vero amore può nascondersi, confondersi, ma non può perdersi mai. Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai". E dalla stessa parte i tifosi della Juve troveranno, sempre e per sempre, Alessandro Del Piero, il capitano di 703 battaglie.
Lo troveranno chino a raccogliere sciarpe bianconere che piovono dalla curva e dalle tribune come lacrime di stoffa. Tante lacrime e un sorriso, quello del Capitano, che non cede alla malinconia. Composto, come sempre. I suoi saluti con le mani rivolti agli spalti dello Juventus Stadium sono tante ideali pacche sulle spalle a chi piange inconsolabile. Sono davvero molti i tifosi ad arrendersi alla commozione, con il fragore degli applausi come unica colonna sonora di un perfetto melodramma. Il bianco e il nero che si fondono, impastati dalle lacrime, in un grigio struggente che richiama il cielo su Torino. Il momento è irripetibile. Unico e universale. Anche gli ultrà più accaniti, i più tatuati e con lo sguardo da duri, non riescono a smettere di piangere. “Un capitano, c'è solo un capitano”... Giovani e meno giovani, che però tornano bambini. Piangono per un gioco, sentono che qualcuno, un adulto più concreto e dislilluso di loro, gli sta sottraendo il giocattolo da sotto il naso, dopo che per 19 lunghi anni era stato il loro più fedele compagno di giochi. C'è un senso di impotenza in quelle sciarpe lanciate verso il prato. L'ultimo saluto a Del Piero, che si avvicina a passi regolari verso il suo pubblico, mentre la partita va avanti ma il mondo intero si ferma e si perde in un sorriso e un inchino. L'ultimo.