lunedì 18 luglio 2011

Le notizie del giorno: anche il Brasile va fuori, iniziano i primi test amichevoli per i Club

Non finiscono le sorprese in Coppa America. Dopo l'Argentina padrona di casa esce nei quarti anche il Brasile campione uscente, punito anch'esso dalla lotteria dei rigori.
A far festa è il Paraguay che, dopo 28 anni supera, finalmente, la soglia dei quarti e approda in semifinale senza vincere una partita. Se non è record poco ci manca.
Ha vinto Martino con la sua tattica ostruzionistica. La sua squadra vola tra le migliori 4 dopo una difesa ad oltranza ed un solo tiro verso la porta di J. Cesar in 120'. Il Brasile esce a capo chino, imprecando la sfortuna per un palo e due salvataggi sulla linea a portiere battuto, ma deve anche recitare il mea culpa per aver sciupato l'impossibile, compresi i 4 rigori finali, spediti fuori lo specchio da Elano, Thiago Silva, Andrè Santos e Fred.

www.repubblica.it

Non c’è niente da fare. Ci sono serate in cui la porta sembra stregata e si finisce incredibilmente col perdere partite dominate, almeno secondo il tabellino finale. Era accaduto al Brasile contro il Paraguay, lo ha sperimentato anche il Cile di Claudio Borghi, eliminato dal Venezuela nonostante uno score di 9 tiri in porta a 2 e un secondo tempo arrembante (e due traverse colpite). Il Venezuela sfrutta al massimo gli unici due tiri nello specchio e ottiene uno storico accesso alle semifinali di Coppa America. La squadra di Farias si impone 2-1 e se le vedrà mercoledì contro il Paraguay a Mendoza, mentre il giorno prima sarà la volta di Uruguay-Perù a La Plata.
sanchez in gabbia — La Roja scende in campo con l’intenzione d’imporre alla partita un ritmo sostenuto, puntando tutto sulle giocate in velocità della coppia d’attacco Sanchez-Suazo e sugli affondi di Isla e Medel. El Nino Maravilla si dà un gran da fare e ci prova subito con un colpo di testa che testa i riflessi del portiere Vega (4’).

www.gazzetta.it

Arturo Vidal si avvicina alla Juve a grandi falcate, anzi vede lo striscione del traguardo.
Il Bayer Leverkusen ha trovato l’accordo di massima con i dirigenti bianconeri. Il giocatore anche. Quindi, ora è la volta dell’agente Fernando Felicevich, atteso da Beppe Marotta e Fabio Paratici per un vertice che dipani le ultime problematiche. Toccherà al procuratore argentino definire i dettagli e fungere da trait d’union fra le parti. L’inghippo, infatti, si chiama Colo Colo: il club dove è cresciuto il centrocampista, risulta ancora proprietario del 30% del cartellino e vuole monetizzare. Già, ma su chi dovrà rifarsi? E’ questo per l’appunto il problemino da risolvere, non certo un ostacolo insormontabile. L’ottimismo, in corso Galileo Ferraris, è lampante: si può chiudere nel giro di pochi giorni. La Bild, in Germania, si spinge oltre e titola: «E’ fatta: Vidal va alla Juve».

www.tuttosport.com

C'era una volta la Juve do Brazil: Amauri, Diego e Felipe Melo, in ordine di apparizione bianconera. Insieme sul prato e, ahi loro, troppo spesso anche fuori. Come dice un proverbio brasiliano, «se la vita ti dà un limone, fanne una caipirinha». Anche così s'è fregato il talento Diego Ribas da Cuhna, esiliato dal Wolfsburg e ora quasi scomparso dai radar del pallone. Solo che pure gli altri due (e il club bianconero) stanno per perdere la scommessa. Rivelatasi piuttosto costosa: 22,8 milioni per l'attaccante, nell'estate 2008, 24,5 per il trequartista e 25 per il mediano, la stagione successiva. Alla cassa fanno 72,3 milioni, stipendi esclusi. Più di due milioni a gol (35 in tre). Se la Juve doveva essere il trampolino per le stelle, pare arrivato il momento di tornare sulla Terra.

www.lastampa.it

Con tre gol e diverse giocate spettacolari ed efficaci nelle prime due amichevoli, Ricardo Alvarez si è fatto notare come la novità più interessante dell'Inter. "È un ragazzo molto dotato - ha detto l'allenatore nerazzurro Gian Piero Gasperini -, penso che l'Inter abbia fatto un acquisto importante. Oggi era abbastanza stanco perchè sta lavorando molto ma la sua qualità si vede immediatamente".

Nell'amichevole del pomeriggio contro il Mezzocorona ha funzionato anche l'esperimento di Sneijder come interno di centrocampo. "Wesley sa coprire posizioni diverse, è stato abile anche nel far giocare bene la squadra - ha osservato Gasperini ai microfoni di Sky -. Sicuramente ha dato geometrie, qualità, e segnato anche un gol". Complessivamente, il tecnico è soddisfatto dopo la prima settimana di lavoro.

www.corrieredellosport.it

Dieci gol nella prima uscita stagionale della Roma, disputata a Riscone di Brunico contro una selezione di dilettanti della Val Pusteria. La prima rete della stagione l'ha messa a segno Francesco Totti dopo tre minuti. Luis Enrique ha schierato i suoi con il 4-3-3, piazzando Antei e Cassetti al centro della difesa. Da segnalare la tripletta di Marco Borriello, schierato nell'undici di partenza. A secco Vucinic, entrato nella seconda parte, mentre un gol per uno l'hanno segnato Perrotta, Caprari, Taddei, Viviani, Verre e Menez.
«A me non interessa la carta d'identità - ha sottolineato Luis Enrique - non guardo l'età dei giocatori, ma il loro rendimento in campo. Comunque tutti i ragazzi che sono qui in ritiro mi piacciono, e anzi devo fare i complimenti e ringraziare Alberto De Rossi (allenatore della Primavera, ndr) per il lavoro svolto. Poi è ovvio che alcuni sono più pronti rispetto ad altri, ma resta il fatto che punteremo molto sulla linea verde».

www.ilmessaggero.it

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