giovedì 28 luglio 2011

Le notizie del giorno: inspiegabile scenata di De Laurentiis e Rossi si allontana da Torino

Si parte senza botto nonostante un 'sorteggio' aperto fin da subito (derby esclusi) ai big match. La partita più interessante della prima giornata (27-28 agosto) è Udinese-Juventus.
La nuova Juve di Conte muoverà i primi passi di quella che nei piani della società bianconera dovrà essere la stagione del riscatto sul campo della sorpresa della passata stagione. Per il resto è un primo turno piuttosto soft. Se il Milan campione d'Italia inizia la difesa dello scudetto al Sant'Elia contro il Cagliari (Cellino la prende con filosofia: ''Prima o poi bisognava incontrarlo''), l'Inter di Gasperini riceverà la visita di un Lecce che per la seconda stagione di fila inizierà la rincorsa salvezza al Meazza. Lo scorso anno, contro il Milan, finì malissimo (4-0). Il Napoli ospiterà al San Paolo il Genoa (De Laurentiis prima dello sfogo: ''Sfida abbordabile''), la Roma versione americana volerà a Bologna mentre il Palermo proverà a rovinare la festa al Novara, tornato in massima serie dopo 50 anni. Da seguire anche la sfida tutta toscana tra il Siena e la Fiorentina.

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Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis si è allontanato improvvisamente dallo studio dove si stava tenendo il sorteggio per il calendario della Serie A 2011-2012. "Siete delle merde, voglio tornare a fare cinema", ha detto visibilmente alterato al presidente del Cagliari Cellino, che lo ha brevemente inseguito al di fuori degli studi televisivi per cercare di calmarlo.
Aurelio De Laurentiis col presidente di Lega Maurizio Beretta. Ansa "ME NE VADO" — De Laurentiis si è innervosito perché a suo dire il calendario di serie A non avrebbe tenuto conto degli impegni europei del Napoli, che ospiterà il Milan alla terza giorbnata e giocherà sul campo dell'Inter alla sesta. "Mi vergogno di essere italiano", ha detto ai cronisti che lo hanno inseguito per circa cinque minuti lungo via Feltre a Milano, all'uscita dello studio dove si sta tenendo il sorteggio. "Penso di cambiare paese e cittadinanza" ha poi aggiunto De Laurentiis prima di fermare un ragazzo in scooter e farsi dare un passaggio, senza indossare il casco, per sfuggire ai cronisti che lo stavano inseguendo.

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Giuseppe Rossi alla Juve, una missione che sembra ogni giorno più difficile. «Il Villareal credo che non intenda privarsene», ha detto il direttore generale della Juventus Beppe Marotta a margine del sorteggio del calendario di Serie A.
«Questo è un ostacolo difficilmente superabile, indipendentemente dalla volontà della Juventus. Il mercato si basa su cambiamenti repentini, Rossi ha manifestato grande attenzione e desiderio di indossare la nostra maglia». Marotta ha spiegato che sia Vucinic che lo stesso Rossi «sono due grandi giocatori, farebbero al caso nostro, non è facile però confrontarsi con le rispettive società».

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Il meccanismo era «oliato». Gli elementi sono «gravi, precisi, concordati». Chi è rimasto coinvolto nel calcioscommesse - club, giocatori, allenatori e dirigenti - dovrà fare i conti con un duro atto d'accusa. Nelle 323 pagine che riassumono l'attività investigativa del procuratore federale, rispunta il vocabolario della vicenda: c'è «l'ovetto», il tipo di scommessa; c'è «l'uno», come il numero 1: il portiere; c'è la «M» che sta per Micolucci, uno dei due tesserati che ha messo nei guai l'Ascoli. E poi i «contatti fra prossimi avversari», «l'investimento di rilevanti somme di denaro», «un'entità organizzata in cui tutti utilizzano volontariamente mezzi e strutture e alla quale assicurano un apporto stabile».
Il superprocuratore ricostruisce i rapporti tra giocatori, dirigenti e personaggi non tesserati. Tra essi intercorrono «frequenti conversazioni, da cui è dato desumere, in modo univoco, che costoro avevano stabilito una rete fitta e stabile di contatti». Palazzi enuclea l'obiettivo in modo chiaro, le condotte erano finalizzate a condizionare il risultato delle partite: talvolta per motivi di classifica, talvolta per scommettere sul sicuro. E in alcuni casi «le due finalità erano perseguite congiuntamente».

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