lunedì 2 maggio 2011

Campioni per un giorno

In queste ultime domeniche di campionato sono rimasto letteralmente estasiato dalle due meravigliose prodezze di Pinzi contro la Fiorentina e di Marcolini contro il Bologna.

Ma quello che mi colpisce di più, al di là dell’indiscutibile bellezza del gesto tecnico, è il fatto che gli autori di questi capolavori siano due giocatori cosiddetti “normali”. Non i soliti acclamati campioni. Qualche mese fa Rooney, il bomber al servizio di Sua Maestà, ha chiuso un derby di Manchester segnando una spettacolare rovesciata. Le immagini della sua prodezza hanno fatto il giro del mondo. Invece nessuno, al di fuori dei rispettivi tifosi, ha acclamato Pinzi e Marcolini per i loro splendidi gol. Quando giocatori “normali” realizzano una magia mi fanno tanto pensare a quei cantanti che raggiungono un successo enorme al disco d’esordio e poi, per tutto il resto della carriera, inseguono invano un altro hit per non essere bollati come meteore o colpi di fortuna. Ve la ricordate “Lemon Tree” dei Fool’s Garden? Il gruppo tedesco ha scalato le classifiche mondiali per mesi grazie al loro primo disco. Poi però ha tentato di bissare a più riprese il successo del primo singolo senza mai riuscire ad avvicinarsene lontanamente.
Probabilmente nel pallonetto di prima da 50 metri di Marcolini c’è stata una discreta dose di fattore “C”. O forse, e mi piace pensarla così, è stato un aiuto del Dio del pallone che ha voluto premiare l’audacia dell’eterno mediano che per un solo istante della carriera si è voluto sentire un po’ Rooney anche lui. Un Fool’s Garden del football che per una volta ha voluto provare l’ebbrezza del successo. Come Pinzi e Marcolini esistono una lunga serie di esempi. I primi che mi vengono in mente sono la perfetta rovesciata del macchinosissimo difensore Loria che realizzò con grazia Ronaldesca contro il Chievo Verona in una partita di campionato di qualche anno fa. Oppure il tiro da fuori area del terzino Birindelli che si insaccò all’incrocio dei pali come una saetta del Pallone d’Oro Nedved contro il Deportivo la Coruna in Champions… Un posto d’onore nell’Olimpo dei gol “fortunati” lo merita sicuramente Bressan (chi???) che una decina d’anni fa, in un Fiorentina – Barça di Champions, realizzò un’incredibile rovesciata da fuori area che assunse una traiettoria beffarda e che si insaccò nel sette della porta blaugrana. Un gesto tecnico da fare invidia a Pelé e Maradona!

Se il calcio è bello lo dobbiamo anche a questi momenti di follia di giocatori “normali” dai piedi ruvidi ma dai grandi polmoni che si improvvisano Roberto Baggio per un solo interminabile istante delle loro carriere.

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