martedì 24 maggio 2011

Conte per ripartire

Sembra ormai chiaro a tutti che Antonio Conte sarà il prossimo allenatore della Juventus. Dopo Mister Good Morning dopo 3 anni alla guida del Chelsea (Ranieri), dopo l’ex vecchia gloria bianconera troppo bbuona (Ferrara) ma non altezza della situazione, dopo il primo allenatore libero con la passione per il 3-4-3 (Zaccheroni), dopo l’allenatore di provincia con un baffo che sembrava adatto ad una grande squadra (Delneri), dopo tutti questi fallimenti il club bianconero si mette nelle mani dell’allenatore giovane ed emergente con qualche buon risultato dalla sua parte ed una profonda conoscenza della società torinese.

Vediamolo dunque il suo curriculum da calciatore e da allenatore.
Conte inizia la carriera da calciatore nella sua Lecce ma è nel ’91, quando si trasferisce a Torino per giocare con la casacca bianconera numero 8, che compie il definitivo salto di qualità grazie ad un certo Trap che crede ciecamente nei suoi mezzi. Antonio è un centrocampista di carattere, un leader in campo, capace di giocare sia da mediano sia da interno nei 3 di centrocampo, sia da incursore offensivo. Una delle sue qualità migliori è il senso del gol. Conte ne realizzerà ben 29 in 269 partite con la maglia a righe della Juventus, la sua squadra del cuore. Il ragazzo è un vincente. Lo dimostra il suo ricchissimo palmarès: 5 Scudetti, 1 Coppa Italia, 4 Supercoppe Europee, 1 Coppa Uefa, 1 Champions League, 1 Supercoppa Europea, 1 Coppa Intercontinentale ed 1 Intertoto. Dopo la cessione di Peruzzi e prima dell’investitura di Del Piero, Conte sarà il capitano della Juventus.

Come allenatore Conte conta su 2 promozioni in Serie A con il Bari, che un per leccese doc come lui vale quasi come un fallimento, e quella freschissima col Siena. Raffinano il suo curriculum post calciatore l’indimenticabile rissa col Bocia, nella sua breve parentesi alla guida dell’Atalanta, il coraggioso trapianto di capelli (avvenuto ben prima che qualcun altro con la bandana ci pensasse) ed una laurea.

Si aspetta la fine del campionato di Serie B per ufficializzare il passaggio del tecnico dal bianconero senese a quello piemontese ma pare che stia già lavorando con la società per ricostruire una grande Juventus. Conte predica un gioco spregiudicato. E’ abituato a giocare con un 4-4-2 con gli esterni molto offensivi che si trasforma facilmente in un 4-2-4. Pare che abbia avvallato l’acquisto a parametro zero di Pirlo e abbia chiesto un’ala sinistra di livello assoluto come il francese Ribery. I tifosi juventini si augurano che la società saprà accontentare le richieste dell’allenatore per evitare casi come quelli di Poulsen al posto di Xabi Alonso per risparmiare una manciata di milioni...

A differenza di Ferrara, Conte avrà meno ex compagni con cui fare i conti. Infatti nell’attuale rosa il neo tecnico ha giocato solo con Del Piero e Buffon. Però siamo sicuri che Antonio, aiutato dal suo carattere capelliano, saprà gestire con forza lo spogliatoio.

Sia da calciatore che da allenatore Conte ha sempre saputo cosa voleva. E’ ambizioso e non lo nasconde tanto che durante sua prima esperienza su una panchina professionistica (Arezzo 2006) dichiarò senza diplomazia: “se nel giro di 3 anni non allenerò la Juventus mi ritiro”. Certo, se fosse anche coerente, avrebbe appeso il taccuino al chiodo da un paio di stagioni.

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