martedì 28 giugno 2011

Le notizie del giorno: la schiettezza di Hamsik e la sensibilità di Vucinic

Arriva in borghese Gian Piero Gasperini, jeans, giacca chiara e camicia a righe. E i tifosi lo acclamano. All'ingresso della sede dell'Inter in Corso Vittorio Emanuele ci sono decine di sostenitori nerazzurri accorsi per dare il benvenuto e augurare buon lavoro al nuovo tecnico nerazzurro.
"E' stata una bella sorpresa" ha dichiarato il Gasp a proposito della sua nuova avventura professionale, che inizia proprio con il meeting con Marco Branca ed Ernesto Paolillo. I tre definiranno le strategie di mercato per costruire l'Inter del futuro, l'Inter di Gasperini. "Sono molto contento, mi sento di promettere che darò il meglio", ha detto il nuovo allenatore dell'Inter alla selva di telecamere e giornalisti che lo aspettavano, sottolineando che, mentre i suoi giocatori sono in vacanza lui ha "già molta voglia di cominciare a lavorare: daremo il massimo, ci tocca lavorare e voglio fare una bella stagione".

www.repubblica.it

Marek Hamsik è uscito allo scoperto. Lo ha fatto dalle colonne della Pravda, rivelando il suo desiderio di vestire la maglia del Milan: "Sarebbe una svolta per la mia carriera, so che Galliani e Allegri mi hanno elogiato. Io sono giovane, ma al momento non ho vinto nulla e direi che adesso è arrivata l’ora di cominciare a farlo".
Parole che fanno tremare i tifosi del Napoli e finalizzate a mettere De Laurentiis davanti a un bivio: trattenere un giocatore che vuole cambiare aria o reinvestire i soldi di un’eventuale cessione di Hamsik su un altro campione? Una domanda cui il presidente azzurro dovrà rispondere nei prossimi giorni: "De Laurentiis non vuole cedermi? Si, è vero – ammette Hamsik -. Nulla, però, è certo e io so che posso parlare di qualsiasi cosa con lui perché è un uomo generoso". Di sicuro, però, per lasciar partire il suo gioiello il presidente del Napoli chiederà una cifra importante.

www.gazzetta.it

Cari presidenti, il virus del calcio scommesse ciclicamente riemerge e contamina. Per contrastarlo vi sento parlare della necessità di introdurre nuove regole, dell’istituzione di Task Force, di maggiori controlli. Temo però che tutto questo sia lontano dalla vera natura della malattia. Se non si rinforzano le difese immunitarie del nostro sport, mettendo al centro i valori della lealtà sportiva e della correttezza, prima o poi ci ritroveremo ancora una volta raccolti a piangere intorno al capezzale del povero malato. Perché il virus è così, muta, diventa resistente alle medicine e poi appena le difese si abbassano, colpisce. I rimedi migliori in questi casi sono sempre gli stessi: prevenire e sviluppare i giusti anticorpi.

www.ilfattoquotidiano.it

A pochi giorni dalla decisione della giustizia sportiva sullo scudetto del 2006 revocato alla Juventus in seguito allo scandalo Calciopoli, il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, ha ribadito di avere "sempre la stessa sensazione".
"Credo assolutamente che noi non c'entriamo nulla con Calciopoli - ha spiegato Moratti, al termine di una giornata di incontri con il suo nuovo allenatore Gian Piero Gasperini - spero che la giustizia mi creda e vada per la strada giusta".

www.tuttosport.com

Quando gli arrivò la telefonata di Antonio Conte, pensò che lo stessero prendendo in giro, tipo «Scherzi a parte», anche perché non sarebbe stata la prima volta: «Sì, certo, come no», sorrise Stephan Lichtsteiner. Si convinse che era voce autentica, da come parlava di pallone, dalle disquisizioni tattiche: «Vediamo il calcio allo stesso modo - spiega il nuovo acquisto juventino - e alla fine mi ha convinto lui. Già prima volevo la Juve, ma la sua chiamata è stata importante». Che non fosse una goliardica imboscata, Lichtsteiner ne ha avuto finale conferma ieri mattina, quando s'è presentato a Torino per le visite mediche e poi in sede, per l'autografo sul quadriennale da circa due milioni a stagione. Alla Lazio andranno 9,5 milioni di euro, a Claudio Lotito una mail personale di Stephan, per ringraziarlo.

www.lastampa.it

Il primo addio dovrebbe essere quello di Maicon, perché l’Inter avrebbe già in mano il suo sostituto: Jonathan, 25enne terzino destro del Santos appena laureatosi campione del Sudamerica. Come sempre il condizionale è d’obbligo: molti danno l’affare per chiuso, non solo in Italia, ma anche in Brasile, dove il giornale O Estado de São Paulo parla di un accordo tra i due club sulla base di 5 milioni di euro, metà dei quali andranno al Cruzeiro, squadra in cui Jonathan ha militato fino all’inverno scorso e che ancora detiene il 50% del cartellino. Secondo altre fonti, invece, nulla ancora è deciso. Globo Esporte riporta le parole del presidente del Santos, Luis Alvaro de Oliveira Ribeiro: «Il giocatore mi ha informato di aver avuto un’offerta dall’Inter, e di volerla accettare. Ma io non ho ricevuto ancora nulla dall’Inter.

www.corriere.it

«Nessun accordo con altri club per Vucinic: valuteremo il suo futuro con la Roma». Così Alessandro Lucci, l'agente di Mirko Vucinic, fa il punto sulla situazione dell'attaccante.
Il montenegrino ha espresso nelle scorse settimane la volontà di cambiare squadra, ma Sabatini ha già detto che tenterà il possibile per trattenerlo in giallorosso. «E’ una situazione molto delicata - ha spiegato Lucci a Radio Kiss Kiss - che va analizzata con molta sensibilità. Quando tornerà ne riparleremo per prendere una decisione definitiva: o restare a Roma o trovare altre soluzioni. Non abbiamo nessun accordo con altri club e lo dico con forza».

www.corrieredellosport.it

Un palazzo in ricostruzione. O si può dire un Palacio, già che in ballo adesso c’è l’attaccante argentino, al centro delle mire dell’Inter di Gasperini. E l’edificio è quello dell’attacco rossoblù in cambiamento, per garantire a Malesani buona dose di gol. C’erano Floro Flores e Boselli, non riscattati, c’era Paloschi tornato al Milan (con El Shaarawy), Rodriguez andato al Bologna, c’erano Palacio e Destro. Gli ultimi due ci sono ancora, ma se il giovane attaccante è richiesto da vari club, con il Siena in prima fila, per la Trenza è intensa la corte nerazzurra. Ieri primo vertice di mercato per Gasperini a Milano, il suo nome s’è fatto.
E l’ha fatto Enrico Preziosi: «Per noi Palacio è un giocatore importante ma nessuno è incedibile. La nostra dimensione è quella di rimaner in serie A con dignità, non ho alte ambizioni.

www.ilsecoloxix.it

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