lunedì 13 giugno 2011

Le notizie del giorno: Novara in Serie A, Sky accusa la FIGC

Quattro esoneri, e poi due promozioni consecutive. La seconda meritatissima, storica, perché ha riportato il Novara in serie A dopo 55 anni dall'ultima apparizione.
Attilio Tesser si è preso la rivincita su chi non aveva creduto in lui e senza tanti problemi gli aveva sbattuto la porta in faccia a ripetizione. Cagliari, Ascoli, Mantova e Padova le tappe del suo calvario calcistico. Cacciato, vedi Cagliari, da Cellino, quando il campionato non era neppure iniziato. «Ce l'abbiamo fatta, e anche con merito. È un'impresa fantastica, abbiamo realizzato una cosa incredibile con una squadra costruita per salvarsi. Siamo partiti con 1.200 persone in serie C e abbiamo ottenuto due promozioni di fila. E adesso mi voglio giocare il palcoscenico della serie A».

www.lastampa.it

Mirko Vucinic vuole lasciare la Roma. L'agente dell'attaccante montenegrino ha incontrato questo pomeriggio il direttore sportivo Walter Sabatini e ha espresso la volontà del suo assistito di cambiare aria nella prossima stagione. Il nuovo staff tecnico giallorosso si trova, così, subito ad affrontare uno dei casi più spinosi e delicati: Vucinic è molto apprezzato da Di Benedetto, ma, considerato come si è conclusa l'ultima stagione, nell'ambiente romano vi è la consapevolezza che i margini per continuare con il montenegrino in giallorosso appaiono davvero ridotti. La trattativa è appena iniziata: il ds Sabatini media.

Sa che si parla molto, in Italia, di un suo trasferimento a Londra, al Chelsea. Lei è ancora felice all'Inter o qualcosa negli ultimi tempi le ha lasciato l'ha amareggiata?
"No, non sono mai stato arrabbiato o amareggiato con l'Inter. Amo l'Inter con tutto il mio cuore. Sono stato dispiaciuto e arrabbiato soltanto perché non abbiamo ottenuto i risultati per i quali abbiamo tanto lottato. E naturalmente sono stato arrabbiato per tutti gli infortuni che ho avuto, arrabbiato con la sfortuna che mi ha perseguitato in questi mesi. Ma come dicevo è la vita, e io cerco di prendere il meglio dalla vita. Se le cose non funzionano come dovrebbero, io mi arrabbio con le situazioni, mai con il club".

www.gazzetta.it

«Caro direttore,
la parola calcio è spesso accompagnata dalla parola spettacolo, ma lo spettacolo che il calcio italiano sta dando in questi giorni fuori dagli stadi con l'ennesimo scandalo è a dir poco avvilente.
Esprimo questo mio punto di vista per diverse ragioni. In primo luogo, come uomo alla guida di un'azienda che tanto investe e tanto ha investito nello sport più amato dagli italiani, non posso nascondere una forte preoccupazione per l'evidente svilimento e le inevitabili conseguenze economiche che questo comporterà a tutto il mondo del calcio.

www.corriere.it

Vi rompo con banali e comuni racconti adolescenziali perché la lettera di Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia, al Corriere della Sera – “o il calcio elimina il marcio e le scommesse o noi eliminano il calcio e non vi diamo i soldi dei diritti tv”, una roba del genere per commentare l’inchiesta di Cremona – è di un’ipocrisia enorme, fastidiosa, ridicola. La televisione a pagamento ha rovinato il calcio italiano insieme a tanti personaggi impresentabili come Luciano Moggi o i capitalisti che cercano il giocattolo – un tempo i cronisti sportivi lo chiamavano così – per accreditarsi con i politici.

www.ilfattoquotidiano.it

Piace a tutti, tranne a Ferguson. Una forzatura, certo, ma il Manchester United lo ha messo sul mercato.
Nani, uno dei tanti pezzi pregiati di questa estate, sceglie il basso profilo e preferisce non fare polemiche con il suo club che ha praticamente in pugno il talentuoso Young, il suo sostituto: "Sto bene al Manchester United ma è positivo sentire che ci sono altre squadre interessati a me". La Juve ha scritto il suo nome sull'agenda e il portoghese è consapevole di essere giunto ad un bivio. Lasciare la Premier League ed essere inserito nelle trattative di Ferguson (lo ha proposto all'Inter nell'offerta per Sneijder ndr) oppure impuntarsi e scegliere la destinazione?"E' stata una stagione molto positiva, per me e la squadra. A dire il vero penso che sia stato il mio anno migliore. Avrei voluto giocare la finale della Champions contro il Barcellona ma è il mister che prende le decisioni". Un sassolino contro la finestra di Ferguson. Che poi si trasforma in frecciata: "Essere allenato da Mourinho? Certo che mi piacerebbe".

www.tuttosport.com

Siamo al momento della stretta decisiva, o almeno si spera che lo sia.
Certo però che con gran parte degli atti già sul tavolo della Procura federale, sarà proprio l'incontro tra Stefano Palazzi e il magistrato di Cremona che sta conducendo l'inchiesta sul calcioscomesse, Roberto Di Martino, a dare il via affinchè anche la giustizia sportiva cominci a dire la sua sullo scandalo che sta tenendo col fiato sospeso club e futuri campionati: il procuratore della Figc il materiale (tutto in formato digitale) lo ha già a disposizione, ma lo scambio di informazioni con i giudici ordinari è quanto mai auspicabile in un'indagine in cui tra partite finite sotto i riflettori, giocatori ed ex coinvolti, deve venire a capo anche la la superprocura federale.

www.repubblica.it

Una trattativa nata un mese fa, a tavola, con Florentino Perez. Una brusca frena­ta dopo alcune dichiarazioni del giocatore. Nuovi spiragli nelle ultime ore che alimenta­no in casa bianconera un certo ottimismo. Lassana Diarra è il sogno della Juve per com­pletare il centrocampo che dovrà sostenere il peso del 4-2-4 di Antonio Conte. Un obiettivo importante, una trattativa non semplicissi­ma ma nella quale la Juve sa di poter conta­re su un alleato: Josè Mourinho.
IN PARTENZA - Se fosse per il tecnico portoghe­se, l’affare si farebbe in un attimo, perché lui Diarra vuole cederlo e, guarda un po’, vor­rebbe sostituirlo proprio con Felipe Melo, che la Juve ha esigenza di piazzare altrove e questa volta sente di poterci riuscire, anche se c’è da lavorare un po’ sulle cifre.

www.corrieredellosport.it

Una mezzora con Walter Sabatini, cinque minuti veloci veloci con Luis Enrique. Dopo Francesco Totti, ieri è toccato a Daniele De Rossi farsi vedere a Trigoria per conoscere la nuova Roma e per farsi conoscere dai nuovi arrivati. Daniele non aveva mai incontrato (ufficialmente) Sabatini, che ora è l’uomo-mercato, si occupa dei rinnovi contrattuali, non conosce i giocatori e li sta convocando uno a uno per recuperare il tempo perduto. Nei prossimi giorni ne chiamerà altri o i loro rappresentanti.
L’incontro con De Rossi è stato definito «molto positivo» dal direttore sportivo della Roma. Daniele si è presentato a Trigoria con un orecchio gonfio (per via dell’operazione al timpano) ma molto sereno, rilassato, sorridente. A maggior ragione dopo il colloquio con il diesse.

www.ilmessaggero.it

Un allenatore molto attivo nel campionato di calcio spagnolo, ma anche qualche professionista della Liga. Parla sempre di più spagnolo l’inchiesta sul clan D’Alessandro e sulle presunte collusioni tra camorra e mondo delle scommesse. Tracce significative portano in Spagna, dove alcuni prestanome del clan D’Alessandro avrebbero avuto la forza di intrecciare rapporti con professionisti del football iberico, riuscendo ad entrare in contatto con calciatori che in passato hanno avuto relazioni con club italiani e finanche con un accorsato allenatore.
Tracce significative, un lavoro condotto per mesi sotto copertura, l’analisi di dati numerici e statistici. Ma non è tutto: c’è anche il racconto di alcuni testimoni, il contributo di esperti del funzionamento delle scommesse on line. Eccola l’inchiesta sulla camorra stabiese, quella che promette colpi di scena a stretto giro.

www.ilmattino.it

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